POESIAdiTRANSITO
Nel 1994, la prima edizione dell’opera performativa “PoesiediTransito” di Vincenzo Pezzella ha avuto la prefazione di Emilio Isgrò. Si vuole cogliere questa data della rassegna Amaci come una coincidenza felice per presentarla a un pubblico più vasto con l’apertura dello studio dell’artista.
Le opere esposte (multipli, foto, grafiche, tele, testi, video che sono parte di un lavoro creativo a 360 gradi, coinvolgente una pluralità di linguaggi, visivi, verbali, sonori, ma anche progetti culturali aperti al quartiere e alla città) saranno proposte a un pubblico interessato alla contemporaneità dell’arte.
Nell'opera di PezzellaDedalus, l’arte è vissuta come un viaggio di formazione, che rispecchia il percorso dell’umanità lungo la sua storia e verso il suo futuro. Antropologia e fisica, oltre all’arte, sono riferimenti fondamentali dell’investigazione e della conoscenza del mondo attuata in questo viaggio, di cui le PoesiediTransito nel contesto metropolitano della nostra contemporaneità, costituiscono una tappa originale e significativa di questa avventura.
Il percorso dell’artista è simboleggiato dal suo pseudonimo “Dedalus”, scelto come omaggio al Dedalus di James Joyce e al Dedalus di Umberto Eco; Pezzella è il Dedalus di terza generazione, identità che accompagna tutto il percorso di quest’artista poliedrico, fino a cristallizzarsi nel logo dell’Archivio Dedalus.
Le opere esposte (multipli, foto, grafiche, tele, testi, video che sono parte di un lavoro creativo a 360 gradi, coinvolgente una pluralità di linguaggi, visivi, verbali, sonori, ma anche progetti culturali aperti al quartiere e alla città) saranno proposte a un pubblico interessato alla contemporaneità dell’arte.
Nell'opera di PezzellaDedalus, l’arte è vissuta come un viaggio di formazione, che rispecchia il percorso dell’umanità lungo la sua storia e verso il suo futuro. Antropologia e fisica, oltre all’arte, sono riferimenti fondamentali dell’investigazione e della conoscenza del mondo attuata in questo viaggio, di cui le PoesiediTransito nel contesto metropolitano della nostra contemporaneità, costituiscono una tappa originale e significativa di questa avventura.
Il percorso dell’artista è simboleggiato dal suo pseudonimo “Dedalus”, scelto come omaggio al Dedalus di James Joyce e al Dedalus di Umberto Eco; Pezzella è il Dedalus di terza generazione, identità che accompagna tutto il percorso di quest’artista poliedrico, fino a cristallizzarsi nel logo dell’Archivio Dedalus.
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LIVING CARMINA
Cofanetto contenente 9 volumi del libro "Un'utopia italiana", progetto di un format culturale ideato in occasione di Expo 20015. La particolarità dei volumi contenuti nel cofanetto è che sulla costina di ciascun volume è stampata una diversa lettera, e tutte assieme formano la parola HUMANITAS.
Ciascuna lettera è dedicata a una delle componenti del sistema cosmologico.
Sul cofanetto sono riprodotti la bandiera delle lingue del mondo intrecciate fra di loro, versione in tessuto del progetto destinato ad un arazzo, e l'architettura centrale e simbolica del progetto per il logo di Living Carmina.
Ciascuna lettera è dedicata a una delle componenti del sistema cosmologico.
Sul cofanetto sono riprodotti la bandiera delle lingue del mondo intrecciate fra di loro, versione in tessuto del progetto destinato ad un arazzo, e l'architettura centrale e simbolica del progetto per il logo di Living Carmina.