Vincenzo PezzellaDedalus. Artista multimediale, esploratore di diversi linguaggi, dalla pittura alla grafica, poeta e regista, editore. A Napoli ha realizzato le sue prime opere durante la formazione universitaria d'arte dal 1970 al 1980, da lui stesso definito “periodo napoletano”. Durante la sua vita a Milano dal 1980 ha realizzato opere di pittura, grafica, fotografia, video e letteratura, poesia e performance.
Ha fondato una casa editrice come un progetto d'arte con un marchio editoriale tratto dal profilo di un suo autoritratto in polaroid presente nell'opera-poetica del 1994/99 “PoesieDiTransito”, Archivio Dedalus Edizioni, disegnandone la linea grafica e le copertine. Grafica, pittura e scrittura sono in corso di classificazione e archiviazione. Dagli anni '80 al tempo presente in corso definisce le opere che sono seguite nella sua biografia “opere lombarde”; Le sue “PoesiediTransito” sono state trasmesse da radio Europa e da altre emittenti. Ha pubblicato diversi libri d’artista con l’editore Pulcino Elefante. Ha realizzato diverse performances e tenuto readings in rassegne e in gallerie d’arte. Ha pubblicato la raccolta PoesieDiTransito (1995), poesie-performances scritte con le macchine self-card nei sotterranei delle metropolitane, nelle stazioni delle ferrovie e nei motel delle autostrade. Ha scritto il libretto d’opera MetròNivasci (2000).
Il percorso dell’artista è simboleggiato dal suo pseudonimo “Dedalus”, scelto come omaggio al Dedalus di James Joycee al Dedalus di Umberto Eco; Pezzella è il Dedalus di terza generazione, identità che accompagna tutto il percorso di quest’artista poliedrico, fino a cristallizzarsi nel logo dell’Archivio Dedalus. Ha realizzato dal 1999 al 2000 come autore dei soggetti sceneggiatore e regista 7 video documentari ciascuno con un taglio territoriale “Voci e Luoghi” una video intervista e un video-ritratto successivamente inseriti nella propria collana editoriale: Archivio Dedalus Edizioni. Ha scritto nel 2015 un format progetto “Un'utopia italiana -Living Carmina” per l'Expo da cui ha tratto alcuni eventi realizzati nella circostanza della manifestazione e che è divenuto poi una pubblicazione presente nelle collane editoriali dell'archivio.
Nella stessa collana sono stati pubblicati per la narrativa due racconti sul mondo della liuteria: Il violino di Nora (2013) e una biografia romanzata di Giovanni Paolo Maggini (2013); un libretto d'opera "MetròNivasci" (2012), un saggio manuale sul linguaggio-video dedicato alla poesia (2010), e un libro d'arte sulle sue "PoesiediTransito nel Pulcino Elefante" (2018). Dal 2003 ha fondato un archivio di opere video nel suo studio Archivio Dedalus "Poesia contemporanea in video" e promosso delle rassegne di opere video sulla poesia realizzando un documento di critica, stampando un foglio d'arte a tiratura numerata “FoglioDedalus”.
Risale al 2003-2004 il primo libro d'arte sui poeti con disegni eseguiti con il mouse e realizzati con la stampante e i colori digitali. I libri con circa 50 fogli A4 raccolti numerati e firmati sono custoditi in una scatola cartonata siglata con il marchio Archivio Dedalus. Dopo i titoli dedicati ai poeti Giampiero Neri e Luciano Erba ha proseguito questa esperienza con altri libri nel medesimo formato e custodie dedicati ai Fiori del male di Charles Bodelaire e a un saggio di Anita John Alkas sull'opera di Charles Bodelaire e Marcel Duchamp "L'arte vivente", e infine l'ultimo (2019) dedicato all'opera "Passages" di Walter Benjamin. Quegli anni sono stati segnati anche dalla pubblicazione di opere di scrittura, un canzoniere, un libretto d'opera e racconti dedicato al mondo della liuteria; altri progetti sono in cantiere di realizzazione: un arazzo, un tappeto e un'opera vetrata.
Nella riflessione sui linguaggi formale si è spinto fino ai segni dell'equazioni proseguendo lo spirito di alcuni artisti segnici della scrittura, Darboven e Holzer, oltre che Novelli e Twombly. La stessa opera, che presenta una riflessione antropo-sociologica, è stata inserita nelle finestre di apertura e chiusura del sito, la quale riassume tutto il portato di una narrazione visiva sia per la pagina Origine che per tutte le altre pagine.
Nell'opera di PezzellaDedalus, l’arte è vissuta come un viaggio di formazione, che rispecchia il percorso dell’umanità lungo la sua storia e verso il suo futuro. Antropologia e fisica, oltre all’arte, sono riferimenti fondamentali dell’investigazione e della conoscenza del mondo attuata in questo viaggio, di cui le PoesiediTransito nel contesto metropolitano della nostra contemporaneità, costituiscono una tappa originale e significativa di questa avventura.